Ognuno di noi ha qualcosa che lo rende speciale; basta solo sapere cosa.
Io ho scoperto che è un’insana malattia ben nota con il nome pseudoscientifico di SAM, Scautite Anomalus Mentalis, a rendermi diversa.
Badate, ho detto diversa, non migliore.
Come ogni malattia che si rispetti, soprattutto la SAM, ho intenzione di aiutarvi a capire se ne siete affetti.
Alcune idee sono venute da questo video, da questa magnifica canzone. Ve ne consiglio l’ascolto, mentre leggete il seguito.
Siete affetti da SAM…
#1 Se vi svegliate la mattina con la canzone “Al chiaror del mattin”
E’ scientificamente provato da qualche università americana che aveva finito i croissants, che la musica ha un forte impatto emotivo su di noi, colpisce corde profonde, arrivando a toccare l’inconscio. Insomma, svegliatevi con Povia e inizierete a comportarvi da piccione. Fatelo con una canzone scout e per tutto il giorno farete attraversare la strada alle vecchiette.
#2 Accendete fuochi in salotto.
Si sa, l’inverno è alle porte e il riscaldamento costa sempre di più. Ma sappiamo entrambi che non lo fate per risparmiare ma per provare nuove tecniche per accendere il fuoco ed anche per cucinare acqua e farina che, secondo la vostra insana idea, è più buona del pane lievitato. Indubbiamente non vi gonfierete, ma provatelo a spiegare a vostra madre che ha appena passato la cera sul parquet.
#3 Piantate la tenda in salotto.
Al diavolo il letto e la comodità. Siete uomini e donne rudi, con tanta voglia di fare ginnastica la mattina per il mal di schiena. Ricordatevi solo di tenervi lontani dalla Treccani: è pesante, ma non va bene per tenere perfettamente ben stirato il catino.
#4 Le mandate un “Ti amo” semaforico.
Come dice appunto la canzone, lo scout è romantico. Ma non è uguale agli altri: dimostra il suo amore con il morse o con il semaforico. Un uomo da sposare insomma.
#5 Scoutball…Scoutball ovunque!
Se durante le lezioni di religione o di educazione fisica preferite dedicarvi alle regole di PallaScout, oppure studiare per la specialità, state tranquilli, siete solo affetti da SAM. Attenzione però a non farvi beccare: a meno che non stiate studiando per Hebertismo o per Servizio Liturgico, non credo che i vostri insegnanti siano felici della vostra scelta.
Ma state tranquilli, non è la malattia più brutta del mondo. Ricordatevi solo di vestire bene l’uniforme, così da portare degnamente la SAM.
Di necessità virtù.
Gina Faccialibro