“Sorridono e cantano anche nelle difficoltà”

“Sorridono e cantano anche nelle difficoltà”

L’ottavo articolo della legge ci dice che: Lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà

La squadriglia Volpi del gruppo scout Corbetta 1 ha preso questo punto alla lettera.

Domenica 20 Marzo la squadriglia, recatasi a Novara per partecipare alla Messa delle Palme, è stata aggredita da un gruppetto di bulli che li deridevano per l’abbigliamento, gli zaini, le bandiere eccetera eccetera (un articolo ha detto che ci siamo abituati a tali derisioni, ma non ne capisco il motivo. A me non piacciono i “risvoltini” ai pantaloni ma non vado a prendere a botte quelli che li portano). Ovviamente ai bulli le derisioni verbali non bastano, quindi hanno iniziato a dare calci e pugni. La squadriglia resta unita fin quando i bulli, forse spaventati da un bus in arrivo, si danno alla fuga (d’altronde quando il gioco si fa duro, i bulli scappano). La squadriglia spaventata dalle minacce ricevute non chiama né la polizia né i soccorsi. Si ritroveranno in ospedale solo appena arrivati a casa, quando i genitori, vedendoli ridotti come dopo un incontro di wresting, li portano in ospedale. In ospedale i ragazzi sorridono, stanno insieme, si tengono compagnia e si danno forza a vicenda.

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Lo scautismo insegna che il grande aiuta il piccolo, ma soprattutto che nelle difficoltà non si ci abbatte, anzi si sorride cosi la difficoltà diventa più sopportabile. Questo è quello che vogliamo sottolineare, cioè che hanno avuto coraggio, sono stati leali verso i compagni, che sono stati SUPERIORI rispetto ai bulli anche solo sorridendo in quella sala d’ospedale.

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